La storia della chiesa “Shekinah Wend-Ziiri”

L’inizio

La storia della chiesa delle Assemblee di Dio del Burkina Faso ha inizio nel 2001. Il pastore François Xavier Compaorè era collaboratore del pastore Daniel Compaorè (cognome molto diffuso) nella chiesa A.D.“Patte d’oie” (zampa d’oca, dal nome del quartiere), quando sentì da parte di Dio la chiamata ad iniziare un’opera in un quartiere musulmano alla periferia della città. Quindi fece la domanda ed ottenne sulla parola dal comune di Ouagadougou, capitale del Burkina, un terreno di circa 4500 m2 in un quartiere musulmano, per la costruzione della chiesa. I musulmani però non erano per nulla d’accordo che nascesse una chiesa nel loro quartiere e si opposero ferocemente anche con minacce di morte. Una elegazione si recò dal sindaco della città e con fermezza dichiarò che se su quel terreno avessero iniziato a costruire la chiesa avrebbero fatto scorrere il sangue e che sarebbe sceso fuoco dal cielo (così dicevano), e che Dio avrebbe fatto cadere la responsabilità sui funzionari del comune se avessero dato l’autorizzazione. Ovviamente il primo sangue sarebbe stato quello del pastore e della sua famiglia. Vantando il diritto su quel terreno, la comunità islamica vi pose dei cartelli su cui era scritto che quel terreno era di loro proprietà, poi vi piantarono degli alberi e vi stabilirono guardiani giorno e notte. Le autorità comunali ritardavano la firma degli atti temendo delle rappresaglie, ma il pastore Francois non si perse d’animo. Forte delle promesse del Signore e della sua potenza si mise a pregare insieme a sua moglie Beatrice e ad alcuni fratelli membri di altre chiese che desideravano collaborare per quest’opera nascente. Dopo 10 giorni di digiuno e preghiera avvenne il miracolo: ci furono le elezioni e il vecchio sindaco e la sua giunta non furono rieletti a motivo di uno scandalo. Salì in carica una donna musulmana la quale non volle prendere in considerazione le motivazioni religiose, ma i diritti dei cittadini, uguali per tutti difronte alla legge. Pertanto la concessione del terreno fu ufficializzata e di conseguenza anche l’autorizzazione alla costruzione della chiesa.

Così il fuoco dal cielo non scese. La minaccia dei musulmani ispirò il nome della chiesa: Shekinah, che è il termine ebraico dato alla manifestazione della gloria di Dio che scese come una nuvola a riempire il tempio, mentre Wend-Ziiri è l’equivalente in lingua Mooré.